In quel film di cui parla l'anonimo che mi ha preceduto, si tratta di uno scottante problema: l'arte dell'arrangiarsi delle sentinelle. Ne vogliamo parlare? Ci sarebbe tanto, ma proprio tantissimo da dire. Da non crederci. Vi consiglio di vedere il film
A chi non è mai accaduto di trovarsi alle prese con un personaggio privo totalmente di dubbi, specialmente su se stesso; le cui affermazioni sono categoriche e non ammettono contraddizioni; i cui giudizi su eventi, uomini, situazioni non si lasciano scalfire neppure dalla logica ed è sempre pronto (in buona fede, s' intende) a piegare i fatti alle proprie preconcette convinzioni? Ebbene, la psicologia ha una definizione per questo sgradevole individuo: è un "cretino cognitivo". Un essere la cui mente è imprigionata in una serie di "tunnel mentali" che se da una parte lo confinano in un mondo di certezze inossidabili, dall' altra gli rendono impossibile una reale conoscenza razionale della realtà. Un caso patologico. (Franco Prattico, "la Repubblica", 9 marzo 1993, recensione al libro "L'illusione di sapere" di Massimo Piattelli Palmerini)
Come hai ragione, caro amico. Hai fatto un ritratto preciso e completo. Ma che vuoi farci, alcuni sono convinti di essere menti eccelse e si riducono a cervelli insignificanti, zimbelli di un'intera comunità. Una vera situazione tragicomica
Quello che uno è, parla la storia. Nella vita conta l'onestà, la correttezza, la morale. Molto preoccupante quello che uno è convinto di essere. Così convinto da non capire quanto la gente provi commiserazione
"Sgamardos"...Lo scornabecco se non è un animale cosa è? Avremo mai modo di saperlo o resteremo all'oscuro per sempre?
RispondiEliminaE tra Petrolini, vedove allegre e vedove nere, stiamo sempre a rosicare
RispondiEliminaTra sentinelle, visite lampo, Voltaire e Pascal continuiamo a risicare sempre più
RispondiEliminaDal film: "Il silenzio delle sentinelle, assessori di lungo corso in passate legislature così tanto criticate"
RispondiEliminaScusi signor Parloinfoto, ma senza rodimento non c'è divertimento. Firmato: lo scornabecco (che non un animale, glielo assicuro)
RispondiEliminaMa allora, sindaco o non sindaco? Ci piaci o nun ci piaci? Nessuna conferma, nessuna smentita....mah!
RispondiEliminaMi è venuto un dubbio, è meglio sindaco o assessore? Da assessore si possono fare piccole cose che passano inosservate....
RispondiEliminaIn quel film di cui parla l'anonimo che mi ha preceduto, si tratta di uno scottante problema: l'arte dell'arrangiarsi delle sentinelle. Ne vogliamo parlare? Ci sarebbe tanto, ma proprio tantissimo da dire. Da non crederci. Vi consiglio di vedere il film
RispondiEliminaComplimenti per il post. Mette in rilievo tutta la creatività e la psicologia degli imbecilli
RispondiEliminaNon dimentichiamo gli imbecilli che vanno dietro ad altri imbecilli. Saranno più imbecilli e falliti degli imbecilli cui vanno dietro?
RispondiEliminaA chi non è mai accaduto di trovarsi alle prese con un personaggio privo totalmente di dubbi, specialmente su se stesso; le cui affermazioni sono categoriche e non ammettono contraddizioni; i cui giudizi su eventi, uomini, situazioni non si lasciano scalfire neppure dalla logica ed è sempre pronto (in buona fede, s' intende) a piegare i fatti alle proprie preconcette convinzioni? Ebbene, la psicologia ha una definizione per questo sgradevole individuo: è un "cretino cognitivo". Un essere la cui mente è imprigionata in una serie di "tunnel mentali" che se da una parte lo confinano in un mondo di certezze inossidabili, dall' altra gli rendono impossibile una reale conoscenza razionale della realtà. Un caso patologico. (Franco Prattico, "la Repubblica", 9 marzo 1993, recensione al libro "L'illusione di sapere" di Massimo Piattelli Palmerini)
RispondiEliminaCome hai ragione, caro amico. Hai fatto un ritratto preciso e completo. Ma che vuoi farci, alcuni sono convinti di essere menti eccelse e si riducono a cervelli insignificanti, zimbelli di un'intera comunità. Una vera situazione tragicomica
EliminaE vogliamo parlare di quelli che, per farsi difendere, telefonano a..."papà"? Pietosi!
RispondiEliminaQuello che uno è, parla la storia. Nella vita conta l'onestà, la correttezza, la morale. Molto preoccupante quello che uno è convinto di essere. Così convinto da non capire quanto la gente provi commiserazione
RispondiEliminaMa lasciatelo in pace (il SOMMO POETA) nella sua CONVINZIONE......
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